PROTEZIONE PASSIVA AL FUOCO

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La protezione passiva dal fuoco necessita sempre più di soluzioni complete, sicure e certificate. Non solo il singolo componente, ma l’intero sistema costruttivo deve garantire l’efficacia e la continuità della protezione.
La disciplina si articola in due rami: resistenza e reazione al fuoco. Le norme principali sono quelle di classificazione.
La resistenza al fuoco è governata dalla EN 13501-2 (classificazione in base ai risultati delle prove di resistenza al fuoco, esclusi i sistemi di ventilazione), mentre per la reazione al fuoco ci riferiamo alla EN 13501-1 (classificazione al fuoco dei prodotti e degli elementi da costruzione). Ovviamente queste norme da sé non dicono niente se non si leggono congiuntamente alle norme di prova ma, soprattutto, alle norme armonizzate di prodotto (hEN harmonized European Norm ). Per gli articoli sprovvisti di norma armonizzata ci riferiamo preferibilmente a quei materiali vantare certificazioni basate su ETAG (Linee Guida per l’Approvazione Tecnica Europea) e/o EADs (Documento Europeo di Valutazione) necessari per ottenere l’ETA (Documento Tecnico di Valutazione). È il caso dei prodotti resistenti al fuoco per gli attraversamenti degli impianti di servizio (climatizzazione, scarichi acque reflue, impianti elettrici ecc. ecc.) che devono rispondere alla norma di classificazione ETAG 026 e a quella di prova EN 1366-3. Attraverso queste il produttore ottiene il certificato di valutazione Europeo ovvero l’ETA, necessario a comprovare la resistenza al fuoco di un prodotto non coperto da norma armonizzata.

Pareti antincendio
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I sistemi di protezione passiva dal fuoco hanno lo scopo di prevenire il collasso delle costruzioni per una durata prefissata, quando queste siano soggette a incendi. Le lastre per la protezione passiva al fuoco possono essere in gesso rivestito o gessofibra, addittivate per raggiungere una classe di reazione al fuoco A1 o A2-s1,d0, oppure possono essere realizzate in silicato e solfati di calcio.

Sono disponibili diverse lastre in cartongesso, gessofibra o silicato di calcio, con caratteristiche e prestazioni specifiche.
Il nostro ufficio tecnico è a disposizione per supportarvi nell’individuare la soluzione più adatta, nel rispetto dei vincoli normativi.

Controsoffitti antincendio
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I controsoffitti e i solai grezzi devono impedire il più a lungo possibile il propagarsi del fuoco e l’aumento di temperatura. Questo lasso di tempo si chiama durata di resistenza al fuoco e può essere ad es. > 30 minuti. Questa durata di resistenza al fuoco, in relazione alla norma DIN EN 1363-1, viene definita nelle classi di resistenza al fuoco in osservanza dei criteri di controllo.
Inoltre, con riferimento alla normativa EN 13501-1 i materiali possono avere un comportamento sfavorevole in caso di incendio. La classe A2-s1,d0 corrisponde alla denominazione “non infiammabile”.

Il nostro ufficio tecnico è a disposizione per supportarvi nell’individuare la soluzione più adatta, nel rispetto dei vincoli normativi.

Attraversamenti
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Gli attraversamenti possono essere molto diversi, in funzione del tipo di compartimentazione (solaio, parete, ecc.), del tipo di impianto (cavi, canaline, tubi in plastica o in acciaio, con o senza isolamento, e così via.) o del contesto (un ospedale, un’abitazione, un’industria petrolifera o una scuola avranno evidentemente rischi diversi e perfino le fiamme avranno caratteristiche diverse nei vari ambienti).

È quindi importante adottare sistemi di protezione differenti in relazione ad ogni specifica esigenza, avendo riguardo alla combustibilità dei vari ambienti, al tipo di calore sprigionato, ad eventuali altri elementi che potrebbero interferire, in senso positivo o negativo, con la propagazione delle fiamme.

Vernici intumescenti
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Le vernici intumescenti sono formate da additivi intumescenti che a temperature di 200° reagiscono gonfiando la pellicola di vernice e creando una schiuma carboniosa densa e compatta, termoisolante. Questa barriera protettiva e isolante ritarda la combustione e l’innalzamento della temperatura.
Le classi di Resistenza al Fuoco previste dal DM 16/02/2007 sono le seguenti: 15, 20, 30, 45, 60, 90, 120, 180, 240, 360 – espresse in minuti (per esempio “vernice intumescente rei 120 per calcestruzzo”): rappresentano il tempo al di sotto del quale l’elemento costruttivo è in grado di mantenere e garantire sotto l’azione termica le funzioni richieste in relazione allo specifico campo di impiego.

Il nostro ufficio tecnico è a disposizione per supportarvi nell’individuare la soluzione più adatta, nel rispetto dei vincoli normativi.

Intonaci ignifughi
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Gli intonaci ignifughi premiscelati sono intonaci leggeri, isolanti e protettivi, principalmente a base di perlite, vermiculite espanse e leganti idraulici. Gli spessori infatti variano molto a seconda della richiesta dei Vigili del Fuoco che può essere: R-REI/30/60/90/120/150/180 e dai materiali su cui vengono applicati (Ferro, C.A., Laterocemento, ecc.).
La tecnica con cui vengono applicati gli intonaci ignifughi si basa sull’utilizzo di apposite macchine intonacatrici che spruzzano il materiale ignifugo direttamente sulle strutture da proteggere.

Il nostro ufficio tecnico è a disposizione per supportarvi nell’individuare la soluzione più adatta, nel rispetto dei vincoli normativi.